Vuoi affrontare al meglio le tue difficoltà? Allora sviluppa la pace interiore.

Cosa cerchiamo consapevolmente? Il lavoro, la salute, il denaro, il divertimento, la felicità…
Ma nel profondo siamo tutti alla ricerca della pace interiore, quella che ci permette di affrontare anche i momenti peggiori senza esitare, senza essere paralizzati dalla paura.

E cosa volere di più se non vivere senza paura (che è spesso legata ad esperienze del passato) e senza ansia (legata al pensiero del futuro)?
Per farlo, dobbiamo concentrarci sul momento presente, cercando di cogliere il meglio che possiamo.

E’ nell’oggi che possiamo trovare le occasioni, ma dobbiamo saperle vedere e volerle cogliere.
Invece siamo così focalizzati sul futuro, così lontano, così incerto, così fuori dal nostro controllo, che ci lasciamo scappare il meglio dell’oggi. Ma è solo il presente ciò che abbiamo veramente. E’ l’unica certezza.
Eppure noi ce la facciamo sfuggire.

Chi ha genitori ottantenni, è cresciuto sentendosi ripetere che “pensare solo all’oggi è da incoscienti”. Bisogna essere lungimiranti, ma ciò non vuol dire evitare di vivere il momento presente. Una cosa non esclude l’altra e, dato che al futuro pensiamo già continuamente, forse dovremmo cominciare a vivere giorno per giorno, assaporando ciò che abbiamo.

Basta pensare, pensare, pensare. Impariamo a godere di ogni piccolo momento e per farlo tiriamo il freno a mano. Sì, cioè, rallentiamo, fermiamoci di tanto in tanto.

La nostra vita è simile a un viaggio in cui ci sono delle soste, dei rallentamenti, dei momenti in cui ammiriamo il paesaggio dal finestrino e altri in cui dobbiamo accelerare. Ma comunque, viviamo istante dopo istante. E così dovremmo fare nella nostra quotidianità.

E allora iniziamo dalle piccole cose, come assaporare lentamente il cibo, ascoltare con attenzione ciò che ci viene raccontato, coltivare la gratitudine verso chi ci ha fatto del bene e dedicarci a un’attività che ci faccia provare gioia e soddisfazione.

Non servono grandi gesti per iniziare a sentirci in pace, ma di sicuro serve allenamento. Cercare la pace interiore è un lungo cammino, che non si può percorrere a tempo perso: richiede dedizione. Una dedizione però che poi regala uno stato di benessere veramente duraturo.

Perché, come dice, Lao Tzu:

Se sei depresso stai vivendo nel passato.
Se sei ansioso, stai vivendo nel futuro.
Se sei in pace, stai vivendo nel presente.

Impariamo a vivere nel “qui e ora”.

Cosa significa vivere “qui e ora”?
Cosa vuol dire “vivere nel presente” e perché mai dovremmo farlo?

Siamo tutti convinti di vivere nel presente, ma se ci pensiamo un attimo ci accorgiamo di essere o nel passato (immersi nei ricordi) o nel futuro (quando ci pre-occupiamo di qualcosa che non sappiamo nemmeno se accadrà).

E ci dà gioia?
Non credo proprio.

E allora cosa possiamo fare per vivere il momento presente?
“La prima cosa è liberarci dei pensieri che svolazzano nella nostra testa” ci dicono gli esperti.
Già, ma non è facile fermarli, buttarli.

Come possiamo pilotare i nostri pensieri?
Tutto parte dall’allenamento, esattamente come nello sport e in qualsiasi altro campo. Perciò quale momento migliore – se non questa forzata clausura – per provarci?

Quindi, a partire da oggi, restiamo “agganciati” al nostro corpo: significa porre attenzione ai segnali che ci manda, al respiro e all’energia che sentiamo. Non siamo separati dal nostro corpo, ma raramente ci prendiamo il tempo per ascoltarlo.
Fissiamo poi la nostra attenzione sui sensi: gli odori che sentiamo, i suoni che ascoltiamo, il calore del sole sulla pelle… Focalizziamoci anche sui nostri gesti e sul tono della nostra voce.

E non dimentichiamo di trovare un angolino nella nostra casa in cui isolarci – anche solo per un quarto d’ora al giorno – allo scopo di ascoltare i nostri profondi respiri, lasciando andare i pensieri, così che si disperdano da soli.

Non dico che sarà semplice e nemmeno che verrà spontaneo, ma quale nuova pratica lo è?
Basta non arrendersi, non rinunciare…
E i risultati arriveranno sotto forma di grande benessere.