Sii l’adulto che avresti voluto accanto quando eri piccolo.

Quante volte non ci riconosciamo o non sappiamo più chi vogliamo essere?

La Vita cambia le persone e capita di ritrovarsi adulti e di non piacersi o di non sapere che tipo di genitore essere.

La naturale tendenza dovrebbe essere quella di guardarsi dentro e “migliorarsi”, ma ci sono molte persone che in realtà, nel tempo, fanno emergere solo il peggio di sé o perché sono scontente e si sentono vittime del sistema o perché sono state deluse da qualcuno o da se stesse. Altre si sono incattivite per i torti subiti e altre ancora si sono indurite per non soffrire più.

Ecco, allora, che una frase come “Sii l’adulto che avresti voluto accanto quando eri piccolo” può fare da guida.

Si tratta di ripensare seriamente a “che cosa ci è davvero mancato” durante la nostra infanzia e adolescenza.

E credo che a nessuno verrebbero in mente per prima cosa gli abiti griffati e gli oggetti costosi…
Anche se, magari, “quel motorino” che desideravamo tanto e non abbiamo mai avuto… ci brucia un po’, perché era un modo per essere indipendenti e sentirci grandi.
E probabilmente non penseremmo neanche alla totale libertà, senza regole né controlli da parte di un adulto che ci concedesse di tutto.

Se ci riflettete bene, vi accorgerete che i pensieri si spostano altrove.

Di che adulto avremmo avuto bisogno?

Di uno che ci regalasse cose che si comprano coi soldi oppure di uno che ci regalasse il suo tempo, che giocasse insieme a noi, che ci incoraggiasse a fare il nostro meglio senza criticarci né giudicarci?

Magari ci sarebbe piaciuto avere a fianco un adulto solare, capace di farci ridere al momento giusto, di farci sentire amati e apprezzati per ciò che eravamo…

Un adulto capace di gentilezza, seppure fermo sull’educazione e le regole
Un adulto in grado di ascoltarci in silenzio, ma anche di dialogare con noi

Un adulto che, al momento giusto, ci abbracciasse e ci dicesse: “Sono fiero del ragazzo che sei”

Ecco, ciascuno di noi sa che tipo di adulto avrebbe voluto accanto e questa “immagine” può davvero aiutarci a disegnare il ritratto di chi vogliamo essere nei confronti degli altri e in particolare dei figli (indipendentemente da ciò che abbiamo passato nella vita).

Un modo semplice per toglierci tutti i dubbi e renderci più determinati e perseveranti nel diventare “l’adulto” di cui avremmo avuto bisogno.
Un adulto che venga ricordato per ciò che di buono è riuscito a trasmettere e a condividere, per la gioia che è riuscito a suscitare e per la serenità che è stato capace di regalare.

Il motore di tutto sei tu!

La fine dell’anno si avvicina.
Ti guardi allo specchio e la tua espressione non è proprio felice né soddisfatta.
Un altro anno è volato via!

“Vabbé” pensi “tra pochi giorni volterò pagina: inizierò un nuovo anno!”.
Come se allo scoccare della mezzanotte potesse avvenire una magia.

Perciò te ne stai lì, immobile, ad attendere che la tua vita cambi, che accada qualcosa di bello, di speciale, che ti motivi o ti rassereni.
Intanto, però, non hai nessun progetto da realizzare, nemmeno l’idea.

Avverti una enorme stanchezza e la sensazione, sempre più dolorosa, che nulla cambierà.

MA IL MOTORE DI TUTTO SEI TU!
E l’energia per muoverti è dentro di te!

Alza lo sguardo, va’ oltre l’oggi.
Togli il freno a mano alla tua vita.

Prova a ricordare che cosa ti è sempre piaciuto (e che magari hai abbandonato).
Apri quel vecchio cassetto nel quale hai rinchiuso un sogno, un desiderio, un progetto.

NON AVERE PAURA DI RIMETTERTI IN VIAGGIO!

Guarda al futuro!

Non lasciare che la vita passi: viaggia!

Magari ti è già capitato di immaginare di fare un viaggio per fuggire dalla vita che conduci e dai problemi che ti incatenano. Magari hai pensato di farlo per staccare la spina dalla tua quotidianità e darti il tempo di riflettere…

Allora, fallo davvero!

Quella vocina che ti suggerisce di partire è il bisogno di afferrare la vita e di non lasciarla scappare via.
E’ il desiderio di sentirti vivo!
E viaggiare ti regala un senso di libertà e una grande ricchezza.
Quello che vedi e che vivi durante un viaggio, prima ti lascia senza parole, ma poi ti trasforma in un grande narratore.

Perciò, parti!

Non importa quale sia la meta, se vicina o lontana.
Basta che ti permetta di vedere qualcosa di nuovo, che faccia cadere la tua routine.
Apri la porta a qualcosa di diverso: compra un biglietto dell’autobus o del treno o della nave o dell’aereo e inizia a nutrire la tua cultura, la tua curiosità e la tua voglia di conoscere.

Se non hai nulla da cui fuggire, perché la tua vita va bene… viaggia per festeggiare qualcosa di buono.
E se invece ti è successo qualcosa di doloroso, viaggia per dimenticare.
Non ti è successo niente? Allora viaggia per far accadere qualcosa

Viaggiare significa muoverti, allontanarti da casa, andare incontro al nuovo.
Viaggiare vuol dire metterti in movimento, dentro e fuori di te.

Viaggiare, purtroppo, è qualcosa che spesso rimandi, in attesa del periodo giusto, del meteo migliore, dell’occasione speciale, del denaro in abbondanza.
Ma non devi farti frenare da questi pensieri, perché altrimenti non viaggerai mai.

Perché vuoi muoverti? Che cosa ti spinge a farlo?
Sono le risposte a queste domande che ti daranno la direzione.

E un viaggio ti regala emozioni, sensazioni che non scorderai mai più.
Un viaggio ti metterà di fronte a nuove persone, nuovi colori e nuovi profumi. Mostrerà ai tuoi occhi le meraviglie del mondo (se avrai la possibilità di andare lontano) e ti permetterà di conoscere nuovi costumi.
In poche parole, ti aprirà la mente e ti sentirai trasformato alla fine del viaggio.

Muoverti ha un costo, è vero, ma ti arricchisce davvero.
E ti rendi conto, viaggiando, che le cose migliori della vita non sono materiali: non il cellulare di ultima generazione né gli occhiali griffati o il tablet da migliaia di euro.

Viaggiare dà libertà alla tua immaginazione e rianima le tue idee.
Il viaggio non lo misuri in chilometri o in miglia, ma in tutti gli incontri che fai e le storie che ascolti.
Puoi condividere il viaggio con amici e familiari, oppure puoi scegliere di viaggiare da solo per ascoltarti, metterti alla prova e crescere.

In qualsiasi modo tu decida di farlo, viaggiare è un modo per amare te stesso e prenderti cura di te, trasformando i tuoi sogni in realtà e trovando le risposte che cerchi.

Puoi scegliere di vivere anche senza viaggiare, senza andare incontro all’ignoto…
Ma così come una nave non è stata creata per restare immobile nel porto sicuro, tu non sei nato per restare fermo, ma per dissetare il tuo bisogno di conoscere e condividere.

Appendi nuove foto e vivi il Presente!

“L’estate sta finendo” recitava una canzone di tanti anni fa, ma le fotografie che abbiamo scattato ce la rendono più viva che mai.
A me piace molto immortalare luoghi, persone, momenti che mi regalano poi un’emozione.
Già quando inquadro provo emozioni, che poi si fissano dentro di me e mi permettono, riguardando la foto a distanza di tempo, di riprovare le emozioni di un tempo.

Sono i ricordi.

I ricordi racchiusi in una foto, che tengono traccia della nostra vita, delle nostre radici.
Chi non ne ha appese in casa?!
Io, a dire il vero, ne ho sparse ovunque e non ne potrei fare a meno, perché sono lì e mi ricordano chi sono.

Tuttavia le fotografie, così preziose, possono diventare anche un freno
Già, perché riempire la casa di foto del passato o semplicemente mantenere le foto del passato, senza aggiornarle mai, può farci vivere nella nostalgia di ciò che è stato, facendoci perdere di vista il presente e la bellezza di ciò che stiamo vivendo.

E’ un po’ come stare “fermi”.

E chi di noi, guardando foto di dieci o vent’anni fa che ci ritraggono più giovani, sorridenti, pieni di energia, non prova un po’ di nostalgia o sconforto nel rendersi conto di quanto sia volato il tempo o di quanto sia cambiato l’aspetto fisico o l’entusiasmo?
I ricordi sono fondamentali, ma restare ancorati solo al passato ci impedisce di guardare al futuro e di godere del presente.

Come possiamo fare quindi?

Sicuramente mantenere alcune foto del passato che ci legano a ricordi importanti: ricordi che ci danno la carica, che ci fanno sentire bene (come certe foto di famiglia, che basta guardarle per sentire tutto l’amore che ci sostiene).
E le altre foto?
Quelle appese da anni?
Quelle delle vacanze di un decennio fa?
Quelle dovremmo sostituirle con foto decisamente più recenti.
Lo so, è un lavoro di cernita che comporta tempo… Quel tempo che manca sempre o quasi.
Tuttavia è importante circondarci di foto recenti, che ci mostrano così come siamo oggi e ci ricordano avventure appena vissute.

E’ un buon modo di “stare” nel presente e di guardare avanti.

A volte, infatti, il passato può diventare una zavorra.
Anche se fissato su una bella fotografia.
Voltiamo pagina, dunque! Cominciamo dalle cose più semplici, come le foto.

Vederci felici nella foto di una vacanza appena trascorsa, ci ricorda che il nostro presente non è fatto solo di problemi, di corse, di arrabbiature, di stress…
Nel nostro presente ci sono anche le gioie, le risate, le avventure
E chissà quante ancora ce ne saranno nel nostro prossimo futuro!