Ecco come affrontare il rientro dalle ferie senza ansia.

Quando le vacanze finiscono e inizia il mese di settembre, è frequente essere assaliti da sintomi che si possono descrivere così: un sonno disturbato (si fatica ad addormentarsi o ci si sveglia alle 5), una sorta di apnea (che fa sentire la necessità di tirare profondi respiri per riempire di nuovo i polmoni), delle tensioni al collo e alle spalle (che tendono a sollevarsi), una facile irritabilità, il mal di testa,…

Molte donne avvertono un senso di soffocamento, come se qualcosa le stringesse alla gola e qualcuno le schiacciasse verso il basso.

Che dite? Vi risulta?

Il fatto è che l’ansia da rientro è legata a quel tutto che ricomincia di colpo, senza pietà, e al quale non possiamo sottrarci.
Saliamo su quel treno in corsa, sapendo bene di non poter più scendere per molto tempo e questo ci spaventa.

Non significa che ci paralizzi! Figuriamoci! Però rende il rientro carico di “pesi”.

Noi donne, poi, che oltre al lavoro fuori casa ci ritroviamo pure con quello domestico (valigie da disfare, lavatrici, stendere, stirare, pulire la casa, ecc) patiamo in modo più accentuato questo periodo.

Mi viene in mente un’amica che, col fiato corto, mi ha detto: “Non ce la faccio! Non ce la faccio a fare tutto! Ho la casa che sembra esplosa! I ragazzi, il marito, la spesa, le pulizie…! E’ come svuotare il mare col cucchiaino! Inizio a disfare una valigia e a mettere in ordine, ma poi vado in bagno e ci sono in giro la borsa con i solari e quella coi farmaci, in cucina il frigorifero è vuoto, il terrazzo è sporco… Oddio mi sento male!”.

Come darle torto?! Credo che la sua ansia sia condivisibile, ma  resta il fatto che non aiuta, anzi!

Perciò, ecco come possiamo intervenire, dopo aver evitato di tornare a casa la sera prima del rientro al lavoro.

  • Non guardiamo “tutte le cose da fare insieme”, altrimenti ci viene un mancamento!
  • Ci sono delle priorità (es. valigie, polvere, ecc.) e possiamo scriverle in ordine su carta, così non ci viene la tentazione di fare altro contemporaneamente.
  • Quando ci assale il “non ce la faccio!”, fermiamoci e respiriamo come spiegato in questo articolo (https://www.coachgazzola.it/2018/06/02/la-stanchezza/ )
  • Per qualche giorno non “perdiamo tempo” sui social, altrimenti ci ritroviamo con l’acqua alla gola e… altro che ansia!
  • Pretendiamo collaborazione da figli e marito: chiediamo loro di occuparsi di qualcosa (spesa, disfare la propria valigia, ecc).
  • Andiamo a letto prima (rispetto alle ore piccole fatte in vacanza) e – se il sonno non arriva o i cattivi pensieri ci assalgono – leggiamo qualche pagina di un buon libro che abbiamo scelto per la sua trama, la quale ci può portare “altrove” con la mente.
  • Troviamo una mezzoretta per fare movimento, in modo da scaricare le tensioni provocate dal doverci occupare di ciò che non ci piace. Possiamo fare una passeggiata col cane, un breve giro in bici, qualche esercizio in palestra (per chi ha già l’abbonamento)…
  • Alziamoci la mattina e – davanti allo specchio – al posto di lamentarci, proviamo a farci un sorriso e a dirci qualcosa di positivo (non ci credevo, ma funziona!).
  • Non guardiamo a tutto ciò che abbiamo perso con la fine delle ferie, ma a quello che abbiamo guadagnato “grazie” alle ferie (nuove amicizie, serenità, stimoli da coltivare).
  • Fissiamo degli incontri con gli amici che ci stanno più a cuore, così conteniamo lo stress .

La cosa più importante è creare una sorta di puzzle mentale:

immaginiamo un puzzle che rappresenti la nostra casa e tutto ciò che c’è da fare. Poi focalizziamoci sui singoli pezzi, ben sapendo che dovremo essere calmi e pazienti per portare a termine il lavoro.

Solo così potremo alleggerirci di questo “macigno”, che è il rientro!

E se avete sperimentato altre buone pratiche… scrivetele qui sotto nei commenti (o a me, via email: laura@coachgazzola.it), in modo da poterle condividere.

I pesi sono più leggeri se portati insieme ad altri!  😉