Niente sensi di colpa se decidi di abbandonare a metà un libro!

Vi sarà certamente capitato da adulti di leggere un romanzo che non è stato all’altezza delle vostre aspettative!
E quanta fatica per terminarlo, vero?

Già, perché solo l’idea di lasciarlo a metà… beh, ci avrebbe fatti sentire in colpa!
Si sa che è una cosa da non fare!

Ce l’hanno inculcata sin da bambini: un libro iniziato, va terminato!

Ma chi lo dice?

Forse dovremmo riflettere sul rapporto tra costi e benefici.
Forse dovremmo domandarci perché leggiamo un libro.

Nella maggior parte dei casi è per svagarci, distrarci, evadere.
Chi ama leggere lo sa: un libro ci porta lontano e, quando lo chiudiamo, siamo di nuovo a casa.

Ma se quel libro non ci piace? Se lo troviamo noioso, poco interessante? Se ci intristisce?

I libri possono piacerci o meno anche a seconda del momento in cui li leggiamo.
Un romanzo che in un momento triste della nostra vita ci risulta illeggibile, in un momento più sereno può esserci d’aiuto per riflettere. Quindi nulla va perduto!

Ecco: gli esperti parlano di “sunk cost fallacy”, che tradotto significa “costo irrecuperabile”.

Questo è il vero motivo per il quale non abbiamo il coraggio di lasciare a metà un romanzo.

Ve lo dimostro con un esempio classico:
se andiamo al ristorante, ci sforziamo di finire il pasto anche quando siamo ormai sazi.
Se invece siamo a casa nostra, la pietanza viene messa da parte per essere consumata in un altro momento.

Il motivo è scontato: abbiamo pagato e quindi lasciare il cibo nel piatto ci sembra un vero spreco.

Con un libro succede qualcosa di simile:

oltre ad averlo acquistato, abbiamo investito pure tempo ed energie nella lettura.

E non è cosa da poco, visto che il tempo a nostra disposizione è sempre scarso e le energie che abbiamo vengono spesso consumate del tutto sul posto di lavoro.

Gli esperti, per questo, ci invitano a cambiare la prospettiva:
la vera perdita di tempo ed energie è continuare a leggere un libro che non ci appaga.

Se ci pensate bene, hanno ragione!

Dal punto di vista dello “spreco”, sforzarci di terminare un libro che troviamo pesante ha dei costi molto alti.
Molto più alti che non interromperlo, per leggerlo magari in un altro momento della nostra vita, oppure regalarlo a chi potrà apprezzarlo o donarlo a qualche biblioteca, affinché possa essere letto da chi è davvero interessato.

Perciò… basta sensi di colpa!

Se un libro proprio non ci piace… abbandoniamolo!

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