Ragazzi, il “pisolino” è meglio dei social: dà la carica!

Ehi, sei di quegli studenti che “dormono” nel pomeriggio?
Tua madre ti rimprovera per questo?

Bene, sappi che il “pisolino” dopo pranzo può risultare una buona abitudine, ma non per tutti.

Se, ad esempio, hai problemi di insonnia, evita!
E poi stai attento a “quanto” dormi, perché

lo scopo del pisolino è di ricaricarti, di fornirti nuova energia e non di farti trascorrere il resto della giornata assonnato o con il mal di testa.

Come sfruttare al meglio il “pisolino”?
1) L’orario ideale è dopo il pranzo, tra le ore 13 e le ore 15;
2) non superare la mezz’ora di riposo, perché il rischio è di stare peggio;
3) scegli un posto tranquillo, indisturbato, buio e senza rumori;
4) punta la sveglia e alzati quando suona;
5) sciacqua la faccia con acqua fredda;
6) mangia e bevi qualcosa di leggero;
7) cammina per casa e sciogli i muscoli del collo;
8)  ricomincia a studiare, evitando distrazioni inutili, dato che ora sei fresco.

Ricorda che il “pisolino” è uno solo ed è il tuo corpo “a chiamarlo”.

In che modo?

Se dopo il pranzo hai brividi, occhi pesanti e tanta stanchezza, vuol dire che hai bisogno di riposo.

Ma ricorda: se supera la mezz’ora può provocarti nel tempo disturbi del sonno notturno.

Quali sono i benefici del pisolino?

Studiosi tedeschi dicono che renda la memoria cinque volte più potente, mentre studiosi americani sostengono che la creatività aumenti del 40%.
Addirittura la Nasa ha comunicato che dormire per una ventina di minuiti, nel pomeriggio, ha migliorato del 34 % le prestazioni professionali dei suoi piloti!

Il sonnellino quindi è un vero toccasana, ma ricorda che è la notte il momento in cui dormire veramente.
Perciò, a parte quella mezz’oretta, cerca di restare sveglio e attivo durante il giorno, anche se sei stanco, perché noi siamo fatti così: per stare svegli di giorno e dormire la notte.

Perciò, usalo bene il sonnellino!
E potrai migliorare anche i tuoi voti… Sempre se studi, ovviamente!

*Articolo scritto da Laura Gazzola e pubblicato sulla pagina dei Ragazzi del quotidiano “La Provincia di Como” (28/11/2018).

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