Ragazzi, ecco come non “procrastinare”!

La parola su cui lavorare questa settimana è “procrastinare”.
Forse è un verbo che usate poco, ma certo lo conoscete: significa “rimandare ad un altro giorno qualcosa, senza stabilire mai quando agire”.

Avete presente quando dovete iniziare un nuovo compito, un nuovo progetto o prendere una decisione difficile e… vi sentite come bloccati?

Non capite come mai, ma non riuscite a partire perché il vostro cervello si rifiuta di concentrarsi su quello.

Il fatto è che iniziare qualcosa di impegnativo assorbe tante energie mentali e pensare a cosa dobbiamo fare, a come dobbiamo svolgere quel compito – magari poco gradito – ci prosciuga la mente.
Ecco perché rimandiamo!

In realtà, a farci restare in attesa è l’ansia, che ci spinge a fare qualsiasi altra cosa pur di rimandare ciò che dobbiamo.
E’ come se il nostro cervello si difendesse dalla fatica.

Avete presente quando, al posto di rimettere in ordine la vostra stanza, spendete il tempo inventandovi altri lavori?
In fondo non è che non state facendo nulla, vero?
Non ve ne state con le mani in mano! Però… non fate nemmeno ciò che vi è stato chiesto.

Praticamente state procrastinando.

Se vi siete resi conto di essere così e volete migliorare, un modo c’è!

Scegliete di svolgere l’attività che avete stabilito oppure non fate assolutamente nulla.

Facciamo un esempio.
Se dovete studiare o svolgere un lavoro che vi ha affidato la mamma, avete due possibilità: 1) lo portate a termine, 2) non potete fare nient’altro: niente chat, niente play, niente tv, niente pc.
Non è una punizione né un ricatto, ma almeno

il vostro cervello capirà che se non svolgete ciò che dovete, si dovrà mettere in stand by.
E dato che il cervello odia annoiarsi… sarà più disponibile a concentrarsi su ciò che gli chiedete di fare!

Questa strategia funziona davvero, perché riduce le vostre scelte e quindi vi spinge all’azione.

Vedrete che, pur di non stare immobili, vi metterete a svolgere i compiti!
Non ci credete?
Provate!

*Articolo scritto da Laura Gazzola e pubblicato sulla pagina dei Ragazzi del quotidiano “La Provincia di Como” (2/10/2018).

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